Il Museo civico “Pio Capponi” occupa il primo livello della Torre Frumentaria, edificio del XIII secolo prospiciente l’area monumentale del Foro Emiliano, nel cuore del centro storico alto. L’Istituto fu fondato nel 1894 per dare organica sistemazione ai reperti provenienti dal territorio e ai materiali che lo scavo condotto nel sito archeologico del santuario di Monte Sant’Angelo stava restituendo in quegli anni. Il nucleo originale della raccolta museale, ospitata nei locali al piano terreno dell’emiciclo di Piazza Garibaldi, già agli inizi del 1900 si arricchì grazie alle donazioni effettuate da eminenti famiglie locali e dallo stesso Pio Capponi, fondatore e direttore dell’Istituto, al quale si deve nel 1907 la redazione del primo inventario dei materiali. La collezione negli anni Trenta fu trasferita e riorganizzata in una nuova vicina sede, attualmente occupata dell’Istituto Professionale Alessandro Filosi, con un nuovo catalogo redatto da Giuseppe Lugli, archeologo e topografo esperto conoscitore del territorio e autore del primo volume della Forma Italiae dedicata proprio ad Anxur. Durante gli ultimi eventi bellici la raccolta subì perdite consistenti, fortunatamente compensate dai successivi incrementi, dovuti a rinvenimenti e recuperi effettuati sul territorio. Il più recente riordinamento, curato nel 1999, si pone in rapporto di continuità con gli interventi realizzati agli inizi degli anni Sessanta, periodo al quale risale il trasferimento della raccolta nel nuovo Palazzo comunale, ricostruito nella città alta.
La collezione qui ospitata consiste principalmente in opere scultoree e architettoniche in marmo: statue, erme, are, ritratti.
Di particolare importanza sono un'Ara circolare con bene e bucrani d'età Augustea, un'ara dedicata a Traiano, un telamone appartenente alla scena del Teatro Romano (il c.d. Barbaro in marmo giallo antico), un'ara con dedica a "Iovi Axuri", la prima attestazione epigrafica (rinvenuta negli ultimi anni durante gli scavi del Teatro Romano) del giovane dio Anxur.